Cosa si fa con la Canapa?

La coltivazione della canapa è un'idea innovativa che ha come scopo generare diverse risorse. Con la "canapa si può" produrre in modo pulito ed economicamente conveniente, tessuti, carta, plastiche, vernici, combustibili, materiali per l'edilizia, olio e prodotti alimentari di altissime qualità. 


 


Cosa puoi ricavare dalla Canapa?

Tessuti, vestiti


La fibra organica di canapa respira con il corpo ed è biodegradabile. Più isolante ed assorbente del cotone, con una pettinatura maggiore la canapa diventa anche più soffice. La sua capacità superassorbente la rende adatta a fabbricare spugne, tamponi, asciugamani e pannolini. Infine la canapa ha una buona resa anche se mescolata ad altre fibre. La sua coltivazione non richiede pesticidi e fertilizzanti, anzi, l'utilizzo di agenti chimici è l'unico fattore che ne pregiudica la crescita 


Semi, olio, vernici


La canapa, oltre che per la fibra tessile puo' essere coltivata per ricavarne i semi. I semi di canapa contengono proteine di elevato valore biologico nella misura del 24 %, ed un olio nella percentuale dal 30 al 40 %. Per il loro valore nutritivo i semi di canapa sono stati proposti come rimedio alla carenza di proteine dei paesi in via di sviluppo. Le qualità dell'olio di canapa sono eccezionali. E' particolarmente ricco di grassi insaturi ed è l'ideale per correggere la dieta dell'uomo moderno e per prevenire le malattie del sistema cardiocircolatorio. Altrettanto straordinarie sono le proprietà di questo olio per gli usi industriali: non a caso è stato paragonato all'olio di balena. Le vernici fabbricate con questa materia prima, oltre a non essere inquinanti, sono di qualità incomparabilmente superiore rispetto a quelle prodotte con i derivati del petrolio. Con l'olio di canapa si possono inoltre fabbricare saponi, cere, cosmetici, detersivi (veramente biodegradabili), lubrificanti di precisione ecc. 


Carta


La carta di fibra di canapa ha molte caratteristiche positive tra cui grande forza ed estensibilità, opacità, resistenza a strappi e lacerazioni, resistenza all'umidità e capacità di mantenere la piega. Può essere riciclata sette volte mantenendo sempre lo stesso spessore contro le tre volte della carta d'albero. La carta di canapa dura secoli e persino millenni; la carta di albero ha una vita di soli 25-80 anni e tende gradualmente ad indurirsi, sbriciolarsi, ingiallirsi, deteriorarsi. Tutti difetti ai quali la carta di canapa è immune. Una volta estratta la fibra tessile e dopo aver raccolto i semi, rimane la parte legnosa, il canapulo. Con il canapulo si può fabbricare carta di alta qualità, sottile e resistente. Con le corte fibre cellulosiche del legno si può produrre la carta d'uso più corrente: quella di giornale, dei cartoni ecc.


Tavole per bioedilizia

Con i fusti interi della canapa, pressati con un collante, si possono fabbricare tavole per l'edilizia e la falegnameria in sostituzione del legno: sono di grande robustezza, flessibilità, estremamente termiche ed assai più leggere. 


Bio-plastica

Con la cellulosa di cui la pianta è ricca, attraverso un processo di polimerizzazione, si possono ottenere tutti i principali materiali plastici di uso odierno. La bioplastica di canapa, pienamente degradabile, naturale e profumata. Bioplastica che permette una serie di usi importanti, per imballaggi, isolanti e così via. 

 Tel.: +39 342 9312387
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